Alle sei pomeridiane di ieri le urne pachistane, aperte dalla mattina per eleggere i deputati dell’Assemblea nazionale (la Camera bassa del Pakistan) hanno chiuso i battenti dando luogo al conteggio dei voti espressi da una larga fetta degli oltre cento milioni di aventi diritto. Ma la giornata del voto, come si temeva nonostante il forte dispiegamento di soldati e poliziotti, è stata macchiata dal sangue come accade spesso in questo grande ma disgraziato Paese. Succede a Quetta quando aprono i seggi. Nella capitale del Belucistan, provincia riottosa del confine occidentale e che ha già pagato un altissimo tributo di sangue...