Ai mercati la manovra italiana, pur se ancora in via di definizione, non è dispiaciuta troppo: borsa in rialzo, spread in discesa, al di sotto dei 300 punti. Alla commissione europea invece non è piaciuta affatto ma la situazione è delicata, reclama tatto e prudenza. Il presidente Jean-Claude Juncker convoca i giornalisti italiani e torna a bocciare i conti del governo gialloverde, però solo tra le righe, chiamando in causa non la commissione stessa ma «altri Paesi», i quali «se accettassimo la deviazione ci coprirebbero di ingiurie e invettive accusandoci di essere troppo flessibili». Il guaio non è la commissione,...