Anche quando i romanzi di John Banville sono ambientati in Irlanda, il suo paese di origine non ne è mai protagonista, e i personaggi richiamano spesso tipi o figure proprie della letteratura mondiale: come in Nabokov o in Borges, anche in Banville il suo universo è più un paesaggio letterario che una versione fittizia del mondo reale; e questo ne fa uno dei grandi romanzieri del dopoguerra irlandese, che contrariamente a molti suoi contemporanei consapevoli del loro ruolo nella tradizione letteraria nazionale, ha un respiro letterario più internazionale. Suoi interlocutori, non meno di Joyce e Beckett, sono Nabokov, Camus, Ford...