Le conseguenze tragiche del Covid-19 si riverberano su ogni ramo del settore spettacolo. Uno ad uno i grandi festival si arrendono alla pandemia e fanno slittare gli appuntamenti al 2021. Il settore jazz non fa eccezione, ma come molti sta cercando – attraverso un sistema combinato – di trasferire molti appuntamenti sulle piatteforme digitali. Jip on streaming è il primo festival nazionale di jazz sul web. A lanciarlo sono otto storiche organizzazioni: Umbria jazz, Jazz Network/Crossroads, Pomigliano jazz, Veneto jazz, Saint Louis college of music, Bologna jazz, Jazz in Sardegna, Visioninmusica, riunite nell’associazione Jazz Italian Platform. Il festival online è un esperimento che prova a sistematizzare, organizzandolo in una vera rassegna, un fenomeno che si è sviluppato spontaneamente sul web: «C’è bisogno di tenere in vita il mondo della musica – spiegano gli organizzatori – , musicisti e organizzatori: un segnale rivolto sia ai frequentatori e agli ascoltatori dei concerti che alle autorità, perché nel marasma generale si ricordino anche del peso e del valore di questo mondo». Tra i tanti jazzisti ad aver aderito all’iniziativa e che si esibiranno nelle prossime settimane dalle piattaforme social dei suddetti festival: Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, Mauro Ottolini, Danilo Rea, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Giovanni Guidi, Enrico Pieranunzi, Joe Locke, Gabriele Mirabassi e molti altri. Il 30 aprile, poi, verrà celebrata la Giornata Internazionale del Jazz con una serie di iniziative speciali. Calendario eventi e dettagli: https://www.facebook.com/jazzitalianplatform