«Bella la vita!» è questo l’unico verso tradotto in un’altra lingua che sentii dire a Trintignant. Lui che non poteva immaginare la poesia tradotta, perché la poesia è una musica, aveva fatto un’eccezione una sera di aprile, a Solomeo vicino Perugia, era il 2016. La poesia era brevissima e proseguiva poi in francese «dice il fiore e muore». Forse il pubblico non lo sapeva, ma quella sua presenza era particolarmente importante perché per quasi due anni era rimasto in silenzio e avevo temuto che dopo Tre poeti libertari non avrebbe messo in scena più niente. Tornava invece con Trintignant Mille...