Tre giorni di trattative poi, tra lunedì e martedì, la rottura: la multinazionale Usa Jabil a mezzanotte ha chiuso la porta all’accordo confermando i 190 licenziamenti nel sito di Marcianise, in provincia di Caserta, dove in 160 erano già stati ricollocati facendo scendere il personale da 700 a 540. A fermare le trattative è stato il country manager Clemente Cillo, dietro indicazione dei vertici statunitensi, quando l’accordo sembrava fatto. La mediazione prevedeva il blocco della procedura, l’utilizzo della cassa integrazione per Covid-19 come previsto dal dl Rilancio, l’impiego del Fondo nuove competenze per la formazione dei lavoratori da ricollocare. Come...