Nell’anno in cui usciranno sequel come Rambo 5, Kill Bill 3, Train to Busan 2, alcune novità saranno il seguito di percorsi intrapresi nel passato o nell’anno trascorso, altre potrebbero riuscire a sorprenderci.
Retour à Reims al Théâtre de la ville di Parigi (11/1-16/2) è la versione teatrale del saggio autobiografico in cui il sociologo Didier Eribon riflette sul rapporto tra sinistra e classi popolari domandandosi perché chi votava comunista si sente oggi abbandonato dalla sinistra e preferisce l’astensione o il voto all’estrema destra. Regia di Thomas Ostermeier con Irène Jacob.

Il focus Cauleen Smith al 48° Film Festival di Rotterdam (23/1-3/2), un’occasione per scoprire l’opera dell’artista afrofuturista con proiezione del suo esordio restaurato Drylongso (1998), una videoinstallazione, una performance dedicata al musicista jazz Sun Ra e una serie di corti.

LA RETROSPETTIVA «Self-determined» alla 69° Berlinale (7-17/2), col programma dedicato alle registe tedesche tra il 1968 e il 1999 che comprende autrici come Ulrike Ottinger e Helma Sanders-Brahms.
La mostra David Wojnarowicz: Photography & Film 1978 – 1992 al KW Institute for Contemporary Art di Berlino (9/2-5/5). Antologica dedicata al fotografo e attivista anti Aids che sarà ricordato anche alla Berlinale con l’anteprima del doc Self-Portrait in 23 Rounds: a Chapter in David Wojnarowicz’s Life 1989-1991 di Marion Scemama.

La retrospettiva Françoise Romand al Sottodiciotto Film Festival e campus di Torino (15-22/3). Per la prima volta in Italia, si potranno vedere i caleidoscopici film tra documentario e finzione della regista francese il cui esordio Mix up (1986) è stato definito da Jonathan Rosembaum «il più bel film degli anni ’80».
L’ uscita (in aprile) di Jean Eustache. L’istante ritrovato di Luca Bindi (Mimesis). Solo con questa pubblicazione potrà dirsi compiuto l’omaggio del 36° Torino Film Festival al regista de La maman et la putain.

IN GIUGNO cade il 50° anniversario delle rivolte di Stonewall. Mentre New York si prepara ad ospitare il World Pride, a Pisa, negli stessi giorni in cui si svolsero gli scontri del 1969 a New York, si terrà il convegno del CIRQUE (Centro interuniversitario di ricerca queer) «Performativity: Pasts, Presents, and Futures» (28-30/6) che riflette sul genere come atto performativo. Sempre in ambito GLBTQI+, nel 2019 sono annunciate per lo meno tre uscite cinematografiche molto attese: Gli anni amari di Andrea Adriatico sulla vita di Mario Mieli; Benedetta di Paul Verhoeven su una religiosa che nell’Italia rinascimentale fu oggetto di ostracismo per la sua omosessualità e infine Rocketman di Dexter Fletcher, biopic su Elton John.