Original Music si intitola il programma musicale che Enrico Pieranunzi e la New Talents Jazz Orchestra – diretta da Mario Corvini – stanno portando in tour, con la partecipazione di Simona Severini in tre pezzi. Per la la prima volta in Italia, le musiche del grande pianista vivranno in una dimensione orchestrale, cucita ad arte da Corvini e – in alcuni casi – dallo stesso autore. A settembre è prevista una registrazione per la Parco della Musica Records e il progetto è stato realizzato grazie alla Direzione Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio. Original Music sarà stasera a Parma (festival R.Tebaldi), domani a Ferentino, il 21 a Civita Castellana (Vt), il 17 agosto a Sulmona (Muntagninjazz) e il 15 dicembre di nuovo a Roma – dove ha debuttato il 6 luglio al Monk.

«È LA SECONDA volta – spera Pieranunzi – che si lavora sulle mie musiche. La prima è stata con la Brussels Jazz Orchestra del trombettista belga Bert Jhoris. Hanno realizzato una serie di cd con ospiti tra cui Kenny Werner, Joe Lovano e il sottoscritto, qualche anno fa. Bert conosceva i miei brani per esperienza diretta, collaboriamo da anni. Conosco Mario Corvini fin da bambino – suonavo con il suo magnifico papà (il trombettista Al Corvini, ndr) – ho seguito la sua impresa di tenere in piedi una big band. Il linguaggio di questa formazione dà delle importanti opportunità ai ragazzi che ne fanno parte. Due anni fa Mario mi ha chiesto di realizzare qualcosa insieme. Ho accettato non per narcisismo ma per curiosità. Molti dei pezzi scelti sono stati da me arrangiati per quintetto; con la big band sono in una doppia posizione: da una parte solista, dall’altra un po’ spettatore e seguo le idee, magari diverse dalle mie, di chi arrangia».

LA NEW TALENTS Jazz Orchestra è nata come orchestra laboratorio, si è dedicata al repertorio «storico», da Basie a Sinatra, e ultimamente segue artisti contemporanei come Daniele Tittarelli e Pieranunzi. Mario Corvini ne spiega l’itinerario: «Questa con Enrico è una tappa molto significativa, ho sempre pensato a lui come un eccellente pianista, un compositore immenso ed un bravissimo arrangiatore: mi interessava coinvolgerlo in questa sua tripla figura. Nel 2017 abbiamo fatto un paio di concerti, testando un po’ il repertorio. Nel 2019 ho proposto alla Parco della Musica Records la realizzazione di un cd della New Talents J.O. con Enrico, proposta accettata, e abbiamo rivisto il materiale a suo tempo preparato».

PARTICOLARE è la scelta dei brani per l’album e per i concerti: «Ci sono tre pezzi che sono legati a Chet Baker e alla mia storia personale con lui – sottolinea Pieranunzi – dato che nel ’79 incidemmo il primo disco insieme (Soft Journey) e sono Night Bird, Soft Journey e Fairy Flowers. C’è anche un brano bop The real you -, un brano bop dato che le mie radici sono nel bop/hard-bop e un pezzo di ispirazione post-bop Five plus five e due composizioni di Mario Corvini. Una molto delicata che ha il titolo Clitemnestra waltz off e la bossa nova Happy Greetings. Per un pianista è difficile “rubare” il suono alla big band: il piano è un’orchestra di per sé ma se lo trasferisci in un’orchestra può non funzionare. Ci vuole una sensibilità particolare, come quella di Mario, per arrangiare le sezioni ed ottenere un risultato equilibrato».
La New Talents presenta a breve un altro progetto con I Solisti Aquilani, dedicato alla musica del cinema italiano (da Rota a Piovani) con arrangiamenti di Franco Piana, Marco Tiso, Corvini e Miotti. Appuntamenti a luglio: il 26 a Salò e il 27 a L’Aquila.