Pubblicato 11 anni faEdizione del 18 giugno 2013
Gilberto Mastromatteo, ISTANBUL
«Non molleremo finché questa dittatura non sarà finita». Yusuf Cansun scandisce le parole, coperto dalle grida dei dimostranti, seduti di fronte agli agenti in tenuta anti-sommossa, sul selciato di Istiklal Caddesi. La protesta degli esuli del Gezi Park e di piazza Taksim si è spostata qui, ieri, sul boulevard delle vetrine, delle discoteche e dei fast food, a due passi dalla piazza oramai interdetta. Yusuf è uno studente di Belle Arti all’università di Istanbul e fa parte del gruppo marxista leninista Kaldirac (letteralmente «leva», quella con cui Archimede intendeva sollevare il mondo). «Continuiamo a protestare – dice – e lo...