«Non molleremo finché questa dittatura non sarà finita». Yusuf Cansun scandisce le parole, coperto dalle grida dei dimostranti, seduti di fronte agli agenti in tenuta anti-sommossa, sul selciato di Istiklal Caddesi. La protesta degli esuli del Gezi Park e di piazza Taksim si è spostata qui, ieri, sul boulevard delle vetrine, delle discoteche e dei fast food, a due passi dalla piazza oramai interdetta. Yusuf è uno studente di Belle Arti all’università di Istanbul e fa parte del gruppo marxista leninista Kaldirac (letteralmente «leva», quella con cui Archimede intendeva sollevare il mondo). «Continuiamo a protestare – dice – e lo...