Si è concluso ieri con l’uccisione di tre membri dell’Isis l’assedio delle forze speciali georgiane a uno stabile del centrale quartiere Isani di Tbilisi dove si era asserragliato una cellula di terroristi di origine cecena.

Durante l’attacco ha perso la vita anche un agente delle forze speciali, un terrorista invece è stato arrestato. Il premier georgiano Georgy Kvirikashivili in conferenza stampa ha dichiarato che il gruppo «era stato individuato grazie alla collaborazione con forze di sicurezza di altri paesi».

I quattro terroristi erano di origine cecena probabilmente solo in transito in Georgia, diretti verso la Russia. Già da tempo gli organi di sicurezza della regione hanno alzato il livello di attenzione in relazione al rischio di presenze di foreign fighter in rientro negli Stati dell’ex-Urss dopo il disfacimento dello Stato Islamico in Siria.

Il primo ministro georgiano ha anche replicato alle accuse sul ritardo dell’intervento, avvenuto solo dopo 20 ore. «È stato necessario, al fine di salvaguardare la vita dei cittadini, evacuare gli edifici adiacenti perché i terroristi erano armati di artiglieria leggera e dinamite», ha concluso Kvirikshivili.