Ancora nei primi anni settanta era considerato un poeta minore: superficiale, manieristico, ripetitivo (il vecchio verdetto della condanna romantica); solo pochi mesi fa è stato celebrato alle Scuderie del Quirinale, una delle sedi espositive più autorevoli nel registrare il gusto del momento. Non c’è altro scrittore antico, forse neppure Virgilio, che nel Novecento abbia registrato un così drastico e rapido ribaltamento del giudizio di valore – come si diceva una volta; e non senza una certa ironia – tratto, questo, molto ovidiano – il cambio di marcia è avvenuto nel corso di una stagione degli studi umanistici che metteva al...