Dopo un anno di proteste sciite guidate dal religioso Moqtada al-Sadr, il parlamento iracheno ha approvato un mini rimpasto di governo: cinque ministri sono stati sostituiti.

«Sono tecnici indipendenti con esperienza nei campi di riferimento», ha commentato il portavoce dell’esecutivo al-Hadithi. Cambiano dunque i ministri di Petrolio, Acqua, Educazione, Trasporti e Edilizia.

E se quello al Petrolio è un dicastero centrale per il paese, restano ai loro posti i titolari di Esteri e Finanze. Ancora nessuna nomina per gli Interni: il ministro al-Ghabban si era dimesso (seguito da altri 5 ministri, tra cui proprio quello al Petrolio) dopo il massacro del 3 luglio: un attacco dell’Isis uccise quasi 300 persone a Baghdad.