Lo sbigottimento di Israele, il silenzio dell’Arabia saudita. I due principali alleati in Medio oriente dell’Amministrazione Trump nonché nemici giurati dell’Iran, stentano a rendersi conto della decisione presa giovedì notte dal presidente Usa di annullare all’ultimo istante la rappresaglia per l’abbattimento, nella notte di mercoledì, di un costoso drone-spia della Marina americana nell’area dello Stretto di Hormuz. Drone che, ripetono da Tehran, era entrato nello spazio aereo nazionale – il ministro degli esteri Zarif ha diffuso le coordinate della posizione del velivolo abbattuto – mentre per Washington era lontano decine di km dall’Iran. Il premier Netanyahu, certo dell’attacco americano all’Iran,...