Ieri le strade di Teheran si sono riempite: a due giorni dal doppio attacco dell’Isis nella capitale iraniana, migliaia di persone si sono ritrovate per commemorare le 17 vittime. La folla ha gridato slogan contro l’Arabia saudita, considerata la «mandante» degli attentati.

Secondo il ministero dell’intelligence, ad agire sono stati cinque cittadini iraniani, rientrati nel paese dopo aver combattuto nelle file dell’Isis in Iraq e Siria. Ma aggiunge: «Non possiamo ancora dire se l’Arabia saudita abbia avuto un ruolo».

Di certo sono già 41 gli arrestati in diverse province dell’Iran per sospetti legami con lo Stato Islamico. Secondo Teheran, stavano pianificando un altro attacco.