Poffare pofferbacco! il guanto di sfida lanciato da Matteo Renzi a Giuseppi Conte è miseramente caduto nel vuoto, gettando nello sconforto i media e l’opinione pubblica internazionale che si sono dovuti rassegnare: l’atteso match tv tra il faccendiere di Italia Viva e il direttore di sala dei 5 stelle non si terrà e noi non sapremo mai se hanno sganciato più petroldòllari i sauditi al primo, o petrolbolivàr i venezuelani al secondo.

Saltato quindi il duello all’ultimo estratto conto tra i succitati pesi massimi della politica mondiale, le tv del globo hanno dovuto ripiegare sul più modesto faccia a faccia tra Joe Biden e Xi Jinping. Come a dire: le sciabole stanno appese e i foderi combattono… ma tant’è.

Il match inizia con Biden che elenca le regole base per un confronto civile, tipo: «niente colpi sotto la cintura, niente ginocchiate, niente gomitate…» ma per tutta risposta Xi gli spara subito una testata semplice per ricordargli quelle nucleari che col riarmo atomico in corso di Pechino saranno non meno di 1000 in cinque anni. All’obiezione di Joe che quello era un colpo proibito, Xi fa un inchino e gli molla un pestone su un piede simile a quello con cui calpesta i diritti civili a Hong Kong.

A quel punto, il già traballante in casa sua Joe Biden, tenta d’alzare uno straccio di guardia a difesa dello status quo a Taiwan, ma lesto, Xi ne viola in tempo reale lo spazio aereo una dozzina di volte coi suoi caccia armati fino ai denti… denti coi quali egli stesso ora gli strappa pure un lobo dell’orecchio che manco Mike Tyson.

Quindi con un «uno-due» che stenderebbe Tibet e Xinjiang insieme, Xi stringe alle corde l’amerikano per metterlo poi a tappeto con una ginocchiata nelle palle mentre quello ancora vaneggia di libera e pacifica coesistenza e oceano Pacifico aperto alla libera navigazione.

Salvato in extremis dal gong, Biden lascia il ring a gambe levate manco fosse Kabul e alla moglie Jill che l’aspetta nell’angolo, dice con fermezza: «qui ci vuole una risposta proporzionata… sai cosa? alle olimpiadi invernali di Pechino 2022 i nostri atletici vadano pure, ma io col cavolo che mi faccio vedere».

E Jill, che cerca invano di fermargli l’emorragia all’arcata sopracciliare destra, non può che convenirne: «buon idea Joe, meglio se te ne resti a casa.» Come darle torto?