Castellucci era un uomo Benetton. E i Benetton, nonostante tutto, sono ancora i proprietari di Atlantia e Autostrade per l’Italia, visto che l’estenuante trattativa per l’ingresso di Cassa depositi e prestiti non si è ancora conclusa.
Nel giugno 2001 Castellucci fu chiamato dalla famiglia Benetton in Autostrade per l’Italia dove ricopre prima il ruolo di direttore generale, per poi diventarne anche amministratore delegato dal 2005. Incarichi che ricoprirà fino al gennaio 2019.
Intanto il governo ha dato tempo fino al 30 novembre a CdP e i due fondi Blackstone e Macquarie per presentare una nuova offerta per l’88% di Aspi detenuto da Atlantia. La trattativa si è bloccata su due punti: la manleva sui rimborsi per il crollo del ponte Morandi e costo dell’operazione anche rispetto al Piano economico finanziario che fissa pedaggi e investimenti per le concessioni autostradali.
«È intollerabile che le trattative per la cessione di Aspi siano bloccate da mesi quando già a luglio l’indicazione del governo era chiarissima – afferma il sottosegretario al Mit Roberto Traversi (M5s) – ora si proceda o si torni a parlare di revoca della concessione. Abbiamo atteso troppo».