[do action=”video”]

[/do]

Sono gli stessi pechinesi della classe popolare a volere una vita diversa. Ce lo spiega Ou Ning, di professione «lavoratore della cultura», come gli piace autodefinirsi (in realtà è un curatore d’arte, regista, scrittore), quando dice che la maggioranza dei laobaixing (la gente comune) che hanno sempre vissuto nell’hutong, facendo magari per cinquant’anni i propri bisogni nei bagni pubblici, accettano di andarsene verso il sesto anello della metropoli – cioè anche a trenta chilometri di distanza – a patto che il compenso sia adeguato: soldi, un appartamento moderno, magari un trilocale (così due stanze possono subaffittarle), con il bagno privato e l’aria condizionata. [da Pechino, l’infinita ricostruzione]