Battuta d’arresto per il presidente dell’Inps, Tito Boeri, o – come lo ha definito ieri Carmelo Barbagallo della Uil – «l’uomo solo al comando»: il Consiglio di vigilanza dell’istituto di previdenza ha bocciato il bilancio, avanzando dubbi «sull’andamento negativo del patrimonio».

Inps e ministero del Lavoro hanno subito ricordato che «le prestazioni non sono comunque a rischio, visto che vengono garantite dal bilancio dello Stato».

«Le motivazioni per il no mi sembrano strumentali – ha commentato la direttrice generale dell’istituto Gabriella Di Michele – Noi applichiamo la legge». Secondo Di Michele, la decisione potrebbe essere legata anche a «una non coincidente opinione sulle modalità di gestione dell’ente pubblico». Nel Civ sono presenti infatti i sindacati, che in effetti negli ultimi mesi si sono scontrati con Boeri per diversi motivi.

Barbagallo ha esplicitato il contrasto parlando appunto di «organizzazione con l’uomo solo al comando», mentre Susanna Camusso della Cgil ha parlato di «modello che non funziona e da rivedere».