Philip Roth trentenne, seduto in poltrona con un bicchiere di vino in mano. 1965, New York, Greenwich Village. Inge Morath lo ritrae così, in bianco e nero, con uno sguardo inquieto e acuto e lui, stranamente docile, la lascia fare. Altrettanto belli i ritratti di Stravinsky (1959), Malraux, Calder. Quest’ultimo fotografato in più riprese nel suo studio: piccola figurina immersa nel grande stanzone a vetri nel quale oscillano appese ovunque, le sculture volanti. E poi lo sguardo ironico di Harold Pinter (1986), Allen Ginsberg pensoso e assorto (1986) o Louise Bourgeois che sorride seduta davanti ad un suo grande orecchio...