Rilevata con destrezza Mondadori, Berlusconi raccomandò ai suoi nuovi dipendenti: “la patonza deve girare”. Gioiosa metafora per inneggiare alla libera circolazione delle idee. Giusto, abbasso la censura! Ed eccoci qui al Salone del Libro di Torino, dove abbiamo individuato per voi i Magnifici Sette Libri, tanto chiacchierati, quanto da non perdere (prima che qualche giudice ne faccia un bel falò).

1 ZOCCOLA: TI BRUCIO E POI TI STUPRO, di Paul Acchi (Circeo Editrice). Un sorcio di città e uno di campagna prima gonfiano di botte, poi danno fuoco a una topina di nome Gipsy intercettata a Casal Bruciato. Quando il rogo è spento e si rendono conto che stuprarla non è più possibile, si disfano delle ceneri sotto un tappeto di Casa Pound a Topolinia.

2 L’UOMO E’ BUONO? di Vittorio Feltri (allegato a Libero). Grandi filosofi contemporanei si interrogano sullo spinoso tema del cannibalismo. Se la materia prima è consenziente, chiosa Feltri, e il cuoco bravo, si può ancora parlare di cattivo gusto?

3 MEGLIO A TESTA IN SU CHE A TESTA IN GIU’ di Alessandro Di Battista (Rizzoli). Ogni riferimento, nel titolo, alla fine del duce sì amato da suo padre è del tutto casuale. Si tratta piuttosto di una lunga lettera a suo figlio sul coraggio di cambiare. Guarda me, scrive Dibba al pupo, prima dicevo che Berlusconi era un mafioso, ora da lui mi piglio anche 400mila euro a libro.

4 I PROMESSI SOCI di Autori Indagati Vari (Pirellone Editore). Il gerontofilo Caianiello vuol sposare l’attempato Fontana ma questi non accetta, dice che sta valutando anche un’altra strada. L’unione civile? Intanto il perfido Procuratore Rodrigo cerca di incastrarlo…

5 MILANO IN TASCA di Anonimo (‘Nridna Eddithora). I bar, i ristoranti, i negozi, una guida ragionata alla Capitale morale d’Italia, con un occhio particolare allo shopping di imprenditori e politici.

6 IN NOME DI CHE COSA? di Nicola Zingaretti (Fabio Fazi Editore). Un neosegratario arriva in un monastero benedettino per risolvere un terribile enigma: perché la gente dovrebbe votare PD alle Europee? Alla fine legge la Poetica di Aristotele e una risata lo seppellisce.

7 LA CACCA E’ BUONA? di Vittorio Feltri (allegato a Libero). Grandi filosofi contemporanei si interrogano sullo spinoso tema della coprofagia. Se chi evacua è consenziente, la materia prima fresca e il cuoco bravo, chiosa Feltri, si può ancora parlare di cattivo gusto?