Si apre fissando – attraverso foto e suoni – una cerimonia di purificazione in una chiesa copta e si chiude sempre con la forza salvifica e rigeneratrice dell’acqua. Sulle tracce della spiritualità (Casa del Jazz, 21 marzo) è una performance audiovisiva costruita con passione e accurata drammaturgia dal fotografo Pino Ninfa (ideatore del recital) e dal clarinettista Marco Colonna. Due sensibilità che dialogano per un’indagine-viaggio sulla spiritualità del suono nei continenti non europei. Almeno da un paio di decenni Ninfa (reporter visivo a tutto campo, dall’anima jazz, spesso impegnato in progetti solidaristici) produce sinergie con musicisti per creare un dialogo vivo e diretto tra media fotografico e suoni. Nel riuscito connubio con Colonna (musicista sperimentale e radicale, volutamente apocalittico e concretamente contro le ingiustizie nel mondo) gli scatti, introdotti da brevi e incisive indicazioni scritte, si susseguono interagendo vividamente con le note. Come i capitoli di un romanzo, il recital è organizzato in sequenze che (a colori o in un tagliente bianco e nero) ci portano in Etiopia, Amazzonia, India, Sudafrica, Sudamerica. Un viaggio nella spiritualità a tutti i livelli, che tocca riti e modi di vivere, fasi preparatorie e cerimonie, in un’idea del «sacro» che include la natura «nelle sue forme più ancestrali come i boschi sacri».

SCORRONO oggetti (tamburi, costumi, incensieri, piroghe, capanne, reti da pesca…), persone (sacerdoti, sciamani, fedeli, donne, madri e bambini, anziani…) e luoghi (deserti, foreste, fiumi, villaggi, monasteri…). Colonna utilizza a volte sovraincisioni, altre privilegia il solo clarinetto basso per una musica che accentua, illumina, accarezza, a volte abbraccia la potenza delle immagini, con qualche eco di Trane ed A.Ayler e tanta profondità. Descrivere la sinestesia è impossibile ma le sequenze sul monastero copto, l’Amazzonia e il Vudu («una trasformazione continua al servizio dell’essere umano, contro la magia nera» P.Ninfa) restano impresse, forse per il «sacro» che può essere in tutti noi. Il 26 giugno a Mira (Venezia) Ninfa dialogherà con il pianista Danilo Rea sul tema del Mediterraneo.