«Si voleva far credere che le magnifiche sorti e progressive sarebbero state registrate all’Aquila con la fine del commissariamento. Adesso tutti sanno perché io dovevo essere tolto: perché ero un baluardo rispetto a certe situazioni». Parole di Gianni Chiodi all’indomani della bufera giudiziaria che ha investito la giunta comunale aquilana di centrosinistra. Ma ieri il governatore Pdl della Regione Abruzzo è stato raggiunto, insieme ad altre 24 assessori e consiglieri, tra cui il presidente del Consiglio, Nazario Pagano, da avviso di garanzia per truffa aggravata, peculato e falso ideologico. Tra i reati contestati ci sarebbero irregolarità nelle fatture di rimborso spese del periodo tra il gennaio 2009 e il dicembre 2012. Titolari dell’inchiesta sono i sostituti procuratori Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli che hanno affiancato il neo vicesindaco dell’Aquila, Nicola Trifuoggi (allora procuratore capo), nell’inchiesta «Sanitopoli» che coinvolse Ottaviano Del Turco.
Inchiesta sulla giunta regionale abruzzese
«Si voleva far credere che le magnifiche sorti e progressive sarebbero state registrate all’Aquila con la fine del commissariamento. Adesso tutti sanno perché io dovevo essere tolto: perché ero un […]

Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi
«Si voleva far credere che le magnifiche sorti e progressive sarebbero state registrate all’Aquila con la fine del commissariamento. Adesso tutti sanno perché io dovevo essere tolto: perché ero un […]
Pubblicato 10 anni faEdizione del 24 gennaio 2014
Pubblicato 10 anni faEdizione del 24 gennaio 2014