Parchi chiusi in molte città italiane. Il ministero dell’Interno ha confermato giovedì che le passeggiate e l’attività sportiva all’aria aperta si possono fare, ma tanti i sindaci, compresi quelli di Roma e Milano, ma anche Pavia, Pordenone, Parma, Rimini, Bari, Potenza e tanti altri, hanno annunciano la decisione di chiudere i cancelli di ville e parchi recintati e, in alcuni casi, anche dei cimiteri, invitando le persone a restare a casa.

Per chi viola invece gli obblighi previsti, soprattutto quelli che riguardano gli assembramenti, fioccano sanzioni. Nella prima giornata di stop totale in Italia sono state denunciate 4.000 persone sulle oltre 130 mila controllate dalle forze dell’ordine. Denunce anche per 369 esercizi commerciali che non hanno rispettato le disposizioni previste dal dpcm.

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha deciso invece di adottare un sistema suo: «Costringeremo tutte le persone individuate a circolare senza motivo a fare la quarantena di 15 giorni. Se ti trovo a passeggiare sul lungomare o stravaccato sulla panchina, in condizioni non emergenziali ti obbligo a 15 giorni di quarantena, e se la eludi sei passibile di sanzioni penali anche gravi», ha detto il governatore. Secondo De Luca, infatti, passeggiare è vietato ma «da Roma, anche dal ministero dell’interno, sono arrivate comunicazioni sbagliate». Quindi annuncia un’ordinanza in materia e aggiunge: «Ho mandato una richiesta alla presidenza del consiglio e ai ministeri interessati per chiedere la presenza dell’esercito, i quartieri vanno militarizzati».

Ieri invece le strade deserte delle città sono state ravvivate con il flashmob musicale dalle finestre e dai balconi «Canta che ti passa». Migliaia di persone, da nord a sud, alle sei del pomeriggio si sono affacciate per suonare uno strumento o intonare una canzone.