In Sud Sudan, dopo un mese di combattimenti che hanno provocato almeno mille morti e 500 mila sfollati, tra il presidente Salva Kiir e il suo ex vice Riek Machar scoppia la pace. O quasi. Un accordo per il cessate il fuoco, atteso da giorni, è stato firmato ieri a Addis Abeba, in Etiopia. Al primo punto la tregua, con le armi che dovrebbero tacere entro 24 ore. Poi i ribelli fedeli a Machar hanno ottenuto la liberazione di 11 esponenti dell’opposizione arrestati con l’accusa di aver organizzato il tentativo di golpe che intendeva deporre Kiir per mettere Machar al suo posto. Un altro punto importante riguarda il ritiro delle truppe ugandesi, che hanno sostenuto attivamente l’esercito sud-sudanese nella riconquista delle città cadute in mano ai ribelli. Il prossimo incontro tra le parti è stato fissato per il 7 febbraio.