Il vero vincitore di queste presidenziali è il leader supremo Khamenei che ribadisce così la legittimità della Repubblica islamica. Le lunghe code ai seggi (in Iran e all’estero) aperti fino a tarda ora e l’affluenza al 70% sono la prova che la Repubblica islamica sa sopravvivere alle sue numerose crisi esistenziali. Gli iraniani partecipano in modo attento alle vicissitudini politiche del loro paese, anche se poi gli organi eletti (presidente e parlamento) non fanno la politica estera e nucleare, né decidono la guerra e la pace. Prerogative del leader supremo. Il pragmatico Hassan Rohani e il conservatore Ebrahim Raisi hanno...