L’iniziativa prevista per il 12 e il 13 settembre nasce la gruppo di attivisti/e La Balia dal Collare Rieti per ribadire il No rispetto al progetto TSM2 (Terminillo Stazione Montana) presentato in Regione Lazio e sottoposta alla Valutazione di Impatto Ambientale. Il progetto, già bocciato due volte, è stato criticato da esperti e docenti universitari rispetto alla sua effettiva sostenibilità economica ed ambientale.

Nonostante ciò è di nuovo sul tavolo della regione! In sintesi quest’opera prevede la devastazione di 17 ettari di faggeta, per la costruzione di 7 nuovi impianti di risalita sciistici. La narrazione ufficiale del SITSM è quella di una rinascita turistica sul Monte Terminillo. La verità è che sia gli impianti presenti che la ricettività della Montagna non sono all’altezza di questa opera. La paura è che ci sia un grande investitore che “assisterebbe economicamente” il pubblico finanziando opera. La regione stanzierebbe all’incirca 12 milioni di euro, una somma esigua rispetto ai 50 milioni previsti da progetto.

La Balia dal Collare ha deciso di organizzare due momenti di incontro: sabato 12 settembre alle ore 17 un seminario con esperti del tema (Fabio Belli economista – Andrea Bollati, docente Università di Roma 3 e geologo), ci saranno testimonianze dall’esperienza sul Monte Catria (ass. La lupus in Fabula) – Friday for future Rieti – Paolo Piacentini Federtrek e Giuseppe De Marzo (la rete dei numeri pari).

Domenica 13 settembre alle ore 9:30 una camminata nell’area interessata dal progetto. Il trekking sarrrà guidato da esperti e svolto in autogestione. Al momento della discesa si svolgerà ai piedi della faggeta della Vallonina un’assemblea plenaria sulle vertenze territoriali (acqua, montagna, gas). La provincia di Rieti, già da anni interessata da questi fenomeni di intervento del grande capitale che, in nome di una rinascita economica, agisce usurpando le risorse e devastando i territori del centro Italia.

È dunque ora che se ne parli e che sia agisca per bloccare tutto questo.