Nel profondo sud della Baviera, al confine con l’Austria, c’è il paese che Hitler aveva eletto a dimora estiva: Berchtesgaden. Questa piccola località turistica sorge in mezzo alle montagne Watzmann, che prendono il loro nome da un antico re leggendario, talmente crudele che il popolo con l’aiuto degli dei lo aveva lapidato insieme a tutti i suoi familiari, trasformandoli nel complesso montuoso che avvolge il paese. Un paradiso terrestre naturale in cui «esistono due mondi paralleli: quello del paese e quello del Cafè Waldluft», dice Matthias Koßmehl, autore di un documentario – Cafè Waldluft appunto, passato in concorso al Trento...