Il Pride a Verona si fa intersezionale per scardinare i punti in cui omofobia, fascismo, sessismo e razzismo si incontrano, mostrando la loro alleanza. La consapevolezza è che nessuno di questi processi agisce indipendentemente dagli altri, e che non ci sono processi di liberazione che possano affrontare singolarmente queste repressioni. Un Pride antifascista, antisessista e antirazzista, dunque, organizzato dal circolo Pink, da Non Una di Meno, da Arcigay Pianeta Milk – Verona, dall’Arci e con il sostegno del collettivo antifascista Suburban. Senza sponsor e senza padroni, dicono dal microfono, ma attraverso l’alleanza di chi lavora con un’attenzione specifica sulle differenti...