Da Verbania all’Alpe di Motta, le tre salite accavallate in rapida successione nell’ultima parte della tappa sono chiamate a decidere il Giro. L’arrivo strizza l’occhio all’impresa di Adorni del ’65. “La più bella maglia rosa dopo Coppi”, la definì Vergani. In realtà quel trionfo di Adorni aprì un’era del nostro ciclismo magari meno epica, ma forse ancor più solida di quella di Coppi e Bartali. Una vera e propria età dell’oro, per i corridori nostri e per la gente al seguito. Il genio organizzativo di Torriani e quello televisivo di Zavoli; i quattrini del miracolo economico, con uno dei più...