C’è gente in giro che usa il termine Indie per indicare un album dei Thegiornalisti e non è a conoscenza dell’esistenza dei Black Rebel Motorcycles Club, nati nel 1995 a San Francisco. A cinque anni dal loro ultimo lavoro da studio, Specter at Feast, sono riusciti a regalarci un’altra perla sempre nel loro stile. Certo, perché dove sta scritto che il cambiamento musicale porti a un miglioramento? E i Black Rebel scelgono quindi la strada migliore, ovvero rimanere se stessi. Iniziate dall’ultima canzone All rise; erano anni che non si sentiva un pezzo così intenso, così profondo sia nell’uso della voce che nella musicalità e poi proseguite con Haunt e Ddf, un vero incanto. Ci sono album che hanno poco da spartire con la musica che gira intorno, ci sono artisti che non hanno un live da svendere. Il non essere conformi alle regole del mercato fa dei Black Rebel un «vero» gruppo Indie. Perché indie – nella sua accezione – non sottintende allo show business, bensì alla passione «dura e pura» senza scendere a compromessi. Wrong creatures è questo, un album vero e ispirato di cui avevamo realmente bisogno.