Quanta vita si disperde o viene occultata dai canoni adoperati per i resoconti giornalistici, per la comunicazione politica, per i trattati universitari, per non dire dei brogliacci di polizia. La vita che si sprigiona in quella relazione complessa che chiamiamo movimento e che è la linfa per chi vi prende parte sospendendo la routine quotidiana fino al punto in cui ci si persuade che nulla sarà come prima, si vinca o si perda. Poi i movimenti rifluiscono e nulla è come allora. Gli studiosi, ad esempio Alessandro Pizzorno, hanno una definizione per tutto questo, lo chiamano il «momento della follia»....