Il rock blues catartico di Robert Plant
Musica L'ex voce dei Led Zeppelin in concerto alla Cavea dell'Auditorium di Roma dove presenta i brani dell'album in uscita a settembre. Apre la serata il trio americano North Mississippi Allstars
Musica L'ex voce dei Led Zeppelin in concerto alla Cavea dell'Auditorium di Roma dove presenta i brani dell'album in uscita a settembre. Apre la serata il trio americano North Mississippi Allstars
Appuntamento nel segno del blues (e del rock) quello in progamma sabato 12 alla Cavea dell’Auditorium di Roma, in occasione della data che presenta Robert Plant assieme ai suoi The Sensational Space Shifters, all’interno della rassegna Luglio Suona Bene. Il vocalist inglese, che pubblicherà in settembre il suo nuovo disco Lullaby And…The Ceaseless Roar, giunge in città accompagnato dalla sua nuova formazione, un combo di cinque musicisti che ruota sulle figure di Justin Adams e Juldeh Camara, suoi vecchi compagni di viaggio dai tempi del maliano Festival Au Desert nei pressi di Timbouctu.
Oltre ai due, autori tra l’altro anche di dischi a proprio nome di matrice desert blues, sono della partita illustri session men provenienti da Portishead e Cast. Un supergruppo quindi per permettere a Plant di esprimersi al meglio in questa sua romantica nuova giovinezza che sta vivendo e che, oltre i classici degli Zeppelin e del blues proposti sempre dal vivo, lo vede in realtà attivissimo nella scena musicale contemporanea.
Plant instancabile ascoltatore così da scegliere come band di apertura al suo live i North Mississippi Allstars, miglior formazione al mondo dell’>hill-country blues attuale.
Una scelta non casuale; nel 2010 infatti la band delle Hills, aprì un concerto di Plant assieme ai Band of Joy in quel di Memphis: da quell’episodio è nata una collaborazione artistica che ha visto il vecchio leone esibirsi come armonicista nell’ultimo lavoro dei NMA World Boogie Is Coming in ben due brani, come racconta il cantante e chitarrista della band Luther Dickinson: è stata u’esperienza fantastica lavorare con lui nel disco ed altrettanto essere in tour assieme. E instancabile ed è davvero un esempio.
Lavora con una professionalità che non ho mai visto e inoltre continua ad interessarsi a nuovi suoni, ad esplorare quello che non conosce. E questa curiosità si riflette completamente nei suoi concerti.
Testimonianza ulteriore delle parole di Dickinson è data anche dalle continue presenze di Plant nel sud degli States, sia in misconosciuti ma importanti festival di settore come il Sunflower Festival di Clarksdale in Mississippi, che in rassegne blasonate come il Jazz & Heritage di New Orleans.
Nonostante gli NMA non siano una band esordiente ed abbiamo una solida ed importante carriera alle spalle, colpisce il sincero e schietto entusiasmo di Dickinson, che così descrive gli elementi che accomunano le due formazioni: Plant è un maestro ed esalta la capacità che ha la sua band di suonare storie blues tradizionali con una veste di oggi. In questo troviamo molte similitudini con lui: anche noi ci caratterizziamo per mescolare primitive blues e rock’n’roll e portiamo questo suono in giro da molti anni cercando continuamente di migliorarci.
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