Chissà se Lew Wallace, autore del romanzo Ben-Hur. A Tale of the Christ, avrebbe un giorno immaginato un adattamento così poco cristologico del suo libro. Timur Bekmambetov riduce al minimo sindacale la presenza di Gesù Cristo, limitandosi a un «volemose bene» ecumenico che ha il sapore di un contentino concesso un po’ obtorto collo a un pubblico che probabilmente immagina ancora Charlton Heston a passeggio per la Palestina. Bekmambetov, a suo modo stimato anche da Roger Corman (se n’è parlato a Locarno), nonostante una lavorazione a dir poco complessa, da stakanovista , firma un film discutibile, probabilmente il meno convincente...