La chiamavano Miss Buone maniere. Maxine Powell, morta a 98 anni nel Michigan il 14 ottobre scorso, alla Motown – dove è rimasta per soli cinque – ma fondamentali anni dal 1964 al 1969 – ha svolto un ruolo che ufficialmente non esisteva ma che sarebbe diventato, nel tempo, fondamentale per il lancio di ambiziose rockstar.

Senza saperlo, miss Powell creò dal nulla il mestiere del «creatore d’immagine». Maxine Blair, il cognome da nubile, era nata il 30 maggio del 1915 in Texas e dopo aver lavorato come attrice teatrale e ballerina, si iscrisse a una scuola di buone maniere per trasferirsi subito dopo a Detroit dove fondò la Maxine Powelle Finisching School, e lì venne notata dal tycoon della Motown Berry Gordy che la volle ad ogni costo come «istruttrice» della scuderia discografica.

«Quando ero giovane – ha spiegato nel corso di un’intervista – mi sono resa conto come tutte le persone sono nate e sono state concepite allo stesso modo: le loro differenze sono determinate dalla loro educazione, non dal colore». Un convincimento talmente forte da accompagnarla per tutta la vita, messo a frutto alle dipendenze di Gordy che indirizzò le qualità di «Miss Manners» (così la chiamavano) per trasformare le giovani talentuose ma impacciate Supremes, Martha & Vandellas, o il sensuale Marvin Gaye in star perfette su palco e «in ogni circostanza».

Definirla «maestra di buone maniere» era riduttivo; Maxine era quasi una sorta di preside, una psicoterapeuta quando serviva arginare il temperamento di giovani particolarmente esuberanti. Usava il bastone e la carota; inflessibile all’occorrenza ma anche «comprensiva»… Insegnava particolari all’apparenza di poco conto, ma invece fondamentali per il lancio nello show business: alle Supremes suggerì di muovere il bacino in maniera più morbida, Gaye – timidissimo – imparò grazie a lei a cantare con gli occhi aperti. Sovente era lei stessa ad accompagnare gli artisti in tour o in occasione importanti, come le visite alla Casa Bianca o a Buckingham Palace (in Inghilterra il successo degli artisti Motown fu travolgente).

Lo scorso agosto, due mesi prima di morire, durante un tributo in suo onore tenuto al Motown Museum di Detroit, è intervenuto anche la ex star dei Temptation, Smokey Robinson che ha definito Maxine Powell come: «una parte integrale dell’eredità Motown».