Il monarca spagnolo, Felipe di Borbone, a poco meno di anno dalla sua ascesa al trono, ha preso una decisione inedita. Ha firmato un decreto, già pubblicato nella gazzetta ufficiale, in cui ha ritirato a sua sorella, l’Infanta Cristina, il titolo di duchessa di Palma di Maiorca, titolo che il padre di entrambi, l’ex re Juan Carlos, le aveva concesso quando aveva sposato l’ex giocatore di pallamano Iñaki Urdangarin nel 1997.

La decisione arriva dopo cinque anni di indagini sugli affari poco trasparenti dell’Istituto Noos, diretto da Urdangarin e nel cui cda sedeva anche la sorella del re. Dopo molte vicissitudini in cui si è cercato in tutti i modi di far ricadere tutta la colpa di delitti gravissimi come riciclaggio di denaro, frode, appropriazione indebita, falso in bilancio e malversazione su Urdangarin e sul socio di questi, Diego Torres, la situazione attuale è che anche per l’Infanta è stato chiesto il rinvio a giudizio.

Ma l’udienza per il processo non è stata ancora fissata. Già Juan Carlos aveva fatto cancellare dal web della «Casa Real» i duchi di Palma e sia lui che l’attuale sovrano hanno chiesto più volte invano che divorziasse da Urdangarin o che rinunciasse ai suoi diritti dinastici (è la sesta nella linea di successione).

L’avvocato dell’Infanta (nonché uno dei padri della costituzione, Miquel Roca) ha fatto sapere che era stata lei stessa a inviare una rinuncia al titolo di duchessa per iscritto prima della decisione del re, ma la Zarzuela – sede del capo dello stato – lo ha smentito categoricamente, dicendo che la lettera era stata inviata dopo la decisione del re, apparentemente presa il 1 giugno.