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Il primo, tardivo, segnale di politica estera pacifista
Governo, Renzi e i Saud. Si dirà, ora, che è solo un espediente - che lo stop alla vendita di missili e bombe al regime saudita non è altro che un modo per colpire la baldanza con cui Matteo Renzi è rientrato da Riad a dettare condizioni per la formazione dell’esecutivo nostrano, dopo aver vestito i panni di un imbarazzante Machiavelli che incensa il giovane Principe avvolto nei fasti dei Saud
Si dirà, ora, che è solo un espediente - che lo stop alla vendita di missili e bombe al regime saudita non è altro che un modo per colpire la baldanza con cui Matteo Renzi è rientrato da Riad a dettare condizioni per la formazione dell’esecutivo nostrano, dopo aver vestito i panni di un imbarazzante Machiavelli che incensa il giovane Principe avvolto nei fasti dei Saud. Eppure la campagna per fermare le bombe prodotte in Sardegna che i sauditi da anni scaricano sulla popolazione dello Yemen a perpetuare un’immane tragedia umanitaria nel paese più povero al mondo ha radici profonde...
Il primo, tardivo, segnale di politica estera pacifista
Governo, Renzi e i Saud. Si dirà, ora, che è solo un espediente - che lo stop alla vendita di missili e bombe al regime saudita non è altro che un modo per colpire la baldanza con cui Matteo Renzi è rientrato da Riad a dettare condizioni per la formazione dell’esecutivo nostrano, dopo aver vestito i panni di un imbarazzante Machiavelli che incensa il giovane Principe avvolto nei fasti dei Saud
Serie di attacchi aerei sauditi sulla capitale Sanaa, Yemen
© Lapresse
Francesco Strazzari