Quella delle migliaia di migranti «che muoiono in mare» o «che vengono respinti e rimandati nei porti della Libia che sappiamo non sicuri» è una «inutile strage», come fu la prima guerra mondiale, così definita da papa Benedetto XV nel 1917.

E’ durissima la nota di monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura e presidente nazionale di Pax Christi, che invita a «non tacere», perché «il nostro silenzio sarebbe complice di queste violenze e di queste stragi». Netta la condanna della diffusione nella società italiana («anche tra le comunità cristiane») di «una cultura violenta e razzista», alimentata da alcune «decisioni operative istituzionali» e «fomentata perfino da qualche ministro». Che Ricchiuti si riferisca al vicepremier Salvini è chiaro: «Stanno circolando già da tempo e con l’appoggio plateale delle bocche di fuoco di moltissima stampa accondiscendente – aggiunge il presidente di Pax Christi – pericolose, preoccupanti e allarmanti affermazioni del ministro degli interni ‘impreziosite’ (!!!) da citazioni fasciste, ai limiti di reato di apologia».