«La Salerno-Reggio Calabria la finiamo. Ci siamo davvero anche perché ad Anas è costata quanto alla Nasa andare su Marte» aveva detto a fine estate. Adesso è più preciso: «Tenetevi forte, so che non ci crederete ma così come sembrava impossibile la variante di valico, il 22 dicembre inauguriamo la Salerno-Reggio Calabria. E a tutti quelli che hanno fatto un oohhhh di stupore faremo fare un pezzo di strada e guido io». Così Matteo Renzi parlando alla stampa estera.

Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Oppure la neve. E’ passato poco più di un mese da quando pochi centimetri di manto nevoso hanno messo a nudo le deficienze di una autostrada senza fine. E senza uscita: un groviglio interminabile di auto e tir intraversati per il ghiaccio. Quasi venti ore fermi: automobilisti, camion, ambulanze, mezzi di soccorso. La Procura di Cosenza ha aperto un fascicolo: 5 funzionari e dirigenti di Anas iscritti nel registro degli indagati. I pm cercano di ricostruire i fatti che hanno portato al blocco del 19 gennaio. Si ipotizzano interruzione di pubblico servizio e omissione d’atti d’ufficio. Un’eterna incompiuta, la A3. Attualmente – i dati sono aggiornati all’aprile 2015 – i lavori sono così ripartiti: «355 km realizzati, di cui 118 in Campania, 30 in Basilicata e 207 in Calabria (con lavori da completare su due brevi tratti in corrispondenza del lotto della galleria Fossino, in Calabria, e del tratto tra Lauria nord e il viadotto Caffaro sul macrolotto 3.1, in Basilicata); 20 km relativi al macrolotto compreso tra gli svincoli di Laino Borgo e Campotenese; 10 km da sottoporre a intervento di restyling, nel tratto finale da Campo Calabro a Reggio Calabria; 6 km relativi al macrolotto tra il viadotto Stupino e lo svincolo di Altilia, finanziato dalla Legge di Stabilità 2014 e per il quale sono in corso le procedure finalizzate all’appalto; 10 km, finanziati dal Decreto Sblocca Italia e di prossimo avvio (macrolotto tra Rogliano e il viadotto Stupino, nonché svincolo di Laureana di Borrello)». Dal sito di Anas spiegano che «l’importo finanziato ad oggi è pari a 8,233 miliardi di euro, inclusi 316 milioni di cui alla Legge di Stabilità 2014 e 419 milioni stanziati dal cd. decreto Sblocca Italia. Per il completamento dell’intera autostrada – precisano – servono circa 2,3 miliardi, relativi a 10 interventi tra progettati e in corso di progettazione, relativi ai restanti 42 km di autostrada e ad alcuni nuovi svincoli, richiesti dalle comunità locali inizialmente non previsti».

Solo Renzi è convinto che i lavori sulla A3 terminino. Mancano i soldi e del resto è lo stesso partito del premier a diffidarne. Un ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio regionale della Calabria ai primi del mese parla chiaro: «Senza ammodernare le tratte autostradali sopra richiamate – scrivono i consiglieri dem in riferimento a quelle ancora da finanziare – i proclami sul completamento dell’A3 restano solo annunci. Il mancato ammodernamento della più grande infrastruttura che collega il nord con il sud del Paese danneggerebbe l’immagine di una delle maggiori potenze industriali del mondo. È inconcepibile che per costruire un’autostrada che, peraltro, l’Ue non considera tale, poiché manca del requisito delle 4 corsie e non solo di quella di emergenza (laddove è stata costruita), s’impieghino più anni di quanti ne sono serviti per costruire le piramidi in Egitto. I costi che la Calabria ha dovuto sopportare in termini di immagine e di mancato sviluppo – concludono – sono molto pesanti e hanno compromesso la modernizzazione della regione. L’A3 rischia di continuare ad essere una grande incompiuta». Con buona pace del premier e della sua propaganda.