Ancora una volta, attraverso la pandemia da covid-19, l’umano è messo di fronte ad uno dei suoi elementi strutturali più profondo e gravido di conseguenze: siamo custodi, ma non padroni della nostra vita personale, tanto meno di quella comune. Costitutivamente vulnerabili: basta un microrganismo a pregiudicare la salute individuale di milioni di donne e uomini e a inceppare i loro sistemi sociali, sanitari, economici e politici. L’umano è precario e da questa fragilità nascono la sua lotta e la sua responsabilità per garantire e garantirsi condizioni vitali che lo facciano resistere nel tempo in armonia con gli altri viventi del...