Sentenza scandalosa in Arabia Saudita. Stavolta il caso riguarda Ashraf Fayadh, poeta e artista di origine palestinese condannato a morte dal tribunale di Abha martedì scorso con l’accusa di «apostasia», ovvero di «abbandono o rifiuto dell’Islam». In pratica ha detto che dio non esiste. La decisione, ancora appellabile poiché emessa da un tribunale minore, inasprisce la sentenza emessa in precedenza lo scorso anno, che condannava Fayadh a quattro anni e 800 frustate per il suo comportamento «deviato». Secondo Adam Coogle, ricercatore di Human Rights Watch, l’episodio scatenante sarebbe stato una discussione culturale in un caffè di Abha, durante il quale...