Appare sconsolatamente fangoso nei brevi passaggi dei telegiornali utilizzati per raccontare i suoi inspiegabili scoppi di collera. Si sa che più o meno scorre lassù al nord, assediato da capannoni, allevamenti suini e villette. Nasce dalle parti di Torino e arriva dalle parti di Venezia, e lungo il percorso vivono milioni di uomini e donne che mangiano polenta. Una rimozione coatta e collettiva che ben racconta un altro grande disperso: l’articolo 9 della Costituzione. Il Po è, nei suoi 700 chilometri di corsa, la plastica rappresentazione dell’Italia che ostinatamente non tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico. Così...