I dilemmi principali della politica britannica di questo periodo vertono sull’uscita (propria) dalla Ue e l’entrata (altrui) nel paese. La prima è un rischio possibile; la seconda una calamità sociale da evitare a ogni costo. Non certo per gli «expat» stranieri – sempre benvenuti – ma per i migranti. La tutt’altro che sottile differenza fra i due termini, naturalmente, è che i primi hanno reddito e dunque dignità giuridica, mentre i secondi – in quanto poveri – non hanno né l’uno né l’altra. Le immagini che arrivano in questi giorni dal porto di Calais, in cui centinaia di migranti accampati...