Dopo il colpo di stato, il colpo di spugna. L’immagine contrapposta di Hosni Mubarak libero e Mohamed Morsi in carcere, è la fotografia delle contraddizioni dell’Egitto di oggi. In mezzo, il generale al-Sisi: ministro della difesa ma, ora, presidente di fatto, colui che ha in mano le chiavi del potere. E della repressione. Nella carcerazione di Morsi, primo presidente eletto della storia egiziana, e nella contemporanea liberazione dell’ex presidente-dittatore Mubarak, c’è molto di più di una scelta sconcertante, nel contenuto e nei tempi. C’è una delle ragioni di quanto sta succedendo. Tutto è cominciato con piazza Tahrir. Un movimento di...
Internazionale
Il pericolo di una deriva jihadista
Analisi. La scelta sconcertante, nel contenuto e nei tempi, della scarcerazione dell’ex dittatore Mubarak