Phnom Penh è una città caotica. La perla dell’Asia, dicevano i francesi, quando ancora le rive del Mekong non avevano subito la selvaggia edificazione novecentesca e le maestose ville coloniali si alternavano alle splendide case Khmer rialzate su palafitte, nel clima pacifico che regnava lungo quel magico fiume. Oggi un turbinio di motorini sfreccia lungo le sue trafficate vie. Templi e pagode si affacciano sul vecchio quartiere francese che un po’ decrepito, sembra una testimonianza da museo del passato della città. Quel passato che vagamente ritorna nel brulichio delle sue vie centrali, dove negozi di ogni sorta smerciano qualsiasi cosa...