L’Alþingi è il Parlamento nazionale islandese ma è anche, secondo molti storici, quello più antico al mondo. È stato fondato, dalle tribù vichinghe, nel 930 a Þingvellir («pianura dell’assemblea») a circa 45 km dalla capitale. Oggi il sito è patrimonio dell’Unesco e si trova al centro di un parco nazionale e all’Almannagjá, uno dei pochissimi luoghi del pianeta nel quale si possa vedere in superficie il punto dove si incontrano due faglie della crosta terrestre. Questo antico consesso democratico interruppe le sue attività nel 1799 e riprese nel 1844 per trasferirsi a Reykjavík. L’Islanda rimase una nazione indipendente fino al 1262 per divenire poi colonia della corona norvegese (e poi solo del Regno di Danimarca) fino all’indipendenza proclamata il 17 giugno 1944 mentre la penisola scandinava era sotto occupazione nazista. È divenuta quindi una democrazia parlamentare anche se il presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale e ha il potere di ricorrere al referendum qualora non condivida una legge del Governo come avvenne, nel 2010, sul pagamento del debito dopo la crisi bancaria degli anni precedenti.

L’Alþingi è formato da 63 deputati e deputate elette con un sistema proporzionale e una divisione per distretti territoriali (tre rurali e tre urbani) con un difficile equilibrio tra popolazione e rappresentanza effettiva. Oltre al Parlamento la cosa pubblica è gestita dai municipi. I cittadini eleggono i consigli comunali che a loro volta “assumono” o un loro componente o una figura esterna per la funzione di dirigente esecutivo, chiamato sindaco nelle realtà più grandi. Inoltre il Consiglio si avvale del lavoro delle commissioni tematiche (al posto degli assessori) composte da esponenti delle liste che hanno partecipato al voto.

Alle amministrative si possono candidare anche cittadini stranieri residenti in Islanda da 5 anni. Nell’attuale e nella precedente legislatura hanno fatto parte delle amministrazioni comunali anche due italiani: René Biasone a Reykjavík per la Sinistra Verde e Michele Rebora a Mosfellsbær (municipio confinante con la capitale) per l’Alleanza Socialdemocratica.