Il Papa, parlando ai Movimenti Popolari è tornato a chiedere «il salario universale e la riduzione della giornata lavorativa: «Un reddito minino o salario universale, affinché ogni persona in questo mondo possa accedere ai beni più elementari della vita – ha detto Bergoglio -. E giusto lottare per una distribuzione umana di queste risorse. Ed è compito dei governi stabilire schemi fiscali e redistributivi affinché la ricchezza di una parte sia condivisa con equità, senza che questo presupponga un peso insopportabile, soprattutto per la classe media che – generalmente, quando ci sono questi conflitti, è quella che soffre di più». Quanto alla riduzione della giornata lavorativa «occorre analizzarla seriamente. Nel XIX secolo gli operai lavoravano 12, 14, 16 ore al giorno. Quando conquistarono la giornata di 8 ore non collassò nulla, come invece alcuni settori avevano previsto. Allora – insisto – lavorare meno affinché più gente abbia accesso al mercato del lavoro è un aspetto che dobbiamo esplorare con urgenza. Non ci possono essere tante persone che soffrono per l’eccesso di lavoro e tante altre che soffrono per la mancanza di lavoro».