S’intitola “Noi e gli altri” il nuovo progetto di Antonietta De Lillo. Si tratta di “Percorsi tematici di cinema per spettatori diversi” nell’ambito di un “Progetto di diffusione di film e cultura cinematografica” organizzato con il patrocinio dell’Agiscuola in occasione del decennale della marechiarofilm, la casa di produzione da lei fondata. L’autrice napoletana de Il Resto di Niente è cineasta creativamente irregolare, non-riconciliata, ma sempre intraprendente e propositiva, una specie di “guerrigliera del fare” che sperimenta forme, formati, supporti, formule produttive (crowdsourcing, produzioni dal basso, film partecipati). Ora dopo l’ultimo lavoro Il Signor Rotpeter presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e in altri festival internazionali (è nella cinquina finalista dei Nastri d’Argento per i quali la protagonista Marina Confalone già è stata premiata per l’interpretazione), ha pensato di incrementarne la diffusione abbinandolo a Promessi Sposi il primo ritratto realizzato nel 1993. Sono due “videoritratti” (genere del quale la regista si può considerare in qualche modo la pioniera italiana) sotto il titolo Metamorfosi Napoletane. Due conversazioni profondamente diverse, una con personaggi realmente esistenti e una con un personaggio immaginario-letterario (da un racconto di Kafka), ma unite dalla necessità dei loro protagonisti di effettuare una trasformazione radicale su se stessi, una metamorfosi. I due mediometraggi sono presentati insieme in un dvd uscito ieri distribuito da Cecchi Gori in coincidenza con la prima tappa di un tour nazionale di proiezioni nelle sale a Napoli al Cinema Astra dove la De Lillo ha presentato l’iniziativa introdotta dal critico Giuseppe Borrone, autore di una monografia a lei dedicata di prossima pubblicazione. Ma non c’è solo questo nel Progetto di Antonietta: “Desideriamo diffondere i nostri lavori proponendo percorsi tematici che possano incontrare gusti e interessi di diverse fasce di pubblico, di studenti, appassionati di cinema, osservatori attenti della realtà e di tutti coloro che come noi pensano che la cultura sia uno dei più potenti strumenti a nostra disposizione per comprendere e agire

sul mondo che ci circonda”. E quindi la programmazione di tutti i suoi lavori è l’occasione per parlare con l’autrice con la formula dell’incontro/lezione di cinema e letteratura, di finzione e documentario, di generi e formati, del videoritratto come forma narrativa (Lucio Fulci, Alda Merini, Angelo Novi, Luca Musella), del film partecipato, forma innovativa di produzione e creazione collettiva peculiare (Oggi insieme domani anche e L’Uomo e la Bestia progetto in corso). Le sale coinvolte sono quelle che vogliono differenziarsi uscendo dai tracciati della distribuzione tradizionale e offrire ai propri spettatori anche prodotti atipici e fuori formato. Gli interlocutori privilegiati naturalmente sono gli studenti delle scuole medie, dei licei, delle università, delle biblioteche, per dare loro consapevolezza di quanto l’audiovisivo possa aprire finestre sul mondo, sullo studio della storia, della cultura e della società, e offrire l’opportunità di una riflessione tecnica sulle immagini, sul loro linguaggio e sul loro utilizzo nella nostra vita quotidiana.