Il rischio più grande è quello di una lenta agonia. Esordisce così Guido Vaglio, direttore del Museo Diffuso della Resistenza di Torino. Da un paio di settimane, intorno al museo, si sono diffuse voci di una possibile chiusura, cui sono subito seguiti appelli, firmati, tra gli altri, da Gustavo Zagreblesky, Marco Revelli, Aldo Agosti, Luciano Violante. Il perché, almeno in apparenza, sembra rientrare in un copione ormai classico quando ha come soggetto le istituzioni culturali e la cultura in generale. Sopra ogni altra cosa i contributi pubblici, puntualmente in ritardo e progressivamente tagliati. Ma nello specifico, altri problemi complicano il...