Nella musica da film il mestiere è fondamentale requisito soprattutto in anni in cui, lontani dalla professionale America, in Italia il compositore doveva arrangiarsi sia per la scrittura delle parti che per la direzione. Solo Nino Rota che fu una vera star riuscì a sdoganare la musica da film come prodotto da sala da concerto e realizzò una trionfale tourneé in Giappone e in Urss (ci sono due splendidi dischi a testimonianza).
Per il resto da Cicognini a Nascimbene che pur dirigevano in studio le loro musiche da film, nessuno vide mai il podio di una sala da concerto. La Rai si ricordò dopo tantissimi anni di Cicognini e gli dedicò uno stupendo affresco sinfonico. Morricone come si sa nasce trombettista e compositore sotto l’egida di Roberto Caggiano prima e di Goffredo Petrassi, inizia a dirigere come tutti quelli che facevano gli arrangiatori alla Rca, appunto con il mestiere, guardando maestri della sala di registrazione come Franco Ferrara che fu il maestro di tutti i compositori/direttori.

MA A DIFFERENZA dei suoi colleghi ad un certo punto capì che la sua musica, quella non assoluta (come definiva quella di ricerca) poteva avere la nobiltà della sala da concerto sostenuto soprattutto dal fido violoncellista Luigi Lanzillota (padre del direttore) che lo convinse a dirigere il sodalizio da lui creato ovvero la Roma Sinfonietta. Pertanto fin dai primi anni ’90 Morricone inizia a portare la sua musica nella sale da concerto. Da allora Morricone che affina nel tempo il suo gesto riesce a creare con le sue musiche magnifici concerti, spettacolari.

COSÌ AD UN CERTO punto si aprono auditorium di grande rilevanza come quello di Santa Cecilia e dirige i ceciliani in diverse occasioni, tour di successo che lo vedranno protagonista nei migliori teatri d’Italia. Porterà anche l’Orchestra della Scala in una tourneé documentata da un video girato all’Arena di Verona. In seguito è il primo in Italia ad adottare il sistema americano di incidere cd con le sue musiche supportato da valenti solisti.
Negli anni 2000 girerà il mondo a capo sia della Roma Sinfonietta che della Santa Cecilia. Sarà un trionfo dovunque andrà e a Roma, nelle ultime due estati farà il gran pieno alle Terme di Caracalla.
Dirigerà l’ultima volta l’11 gennaio in Senato, oramai stanco e afflitto da tempo da problemi muscolari che lo portarono a sostenere i concerti stando seduto.