Sangue per terra, una luce intermittente che illumina il massacro, scarpe senza padrone: è quanto resta di un matrimonio kurdo in una sala da ballo nel villaggio di Tall Tawil, nella provincia settentrionale di Hasakah, devastato lunedì notte da un kamikaze dello Stato Islamico. Almeno 34 i morti, un centinaio i feriti: un bilancio molto simile a quello del 20 agosto quando un attentatore suicida si era fatto esplodere ad un altro matrimonio kurdo, stavolta a Gaziantep, nel sud della Turchia. Quella strage era stata usata dal presidente Erdogan per invadere il nord della Siria con la scusa di fermare...